mercoledì 7 marzo 2012

cinque ciotole



Sto progettando una cena giapponese da fare nelle prossime settimane, cinque invitati in tutto, compresa me. Non ne so niente di cucina giapponese, ho comprato un libro e lo sto leggendo.
Affascinante.

Solo 5 invitati perchè in tutto possiedo cinque ciotole di ceramica originali giapponesi, e non vedo l'ora di usarle. Ho scoperto che tradizionalmente si usano per il riso, per niente altro, per le zuppe ci vogliono quelle di legno laccato (proverò a trovarle nei giorni prossimi...) nere o ancora meglio, rosse, ritenute ancora più pregiate.

Pensate che una legge del 1694 prescrive che un menù base deve essere composto da una minestra, tre pietanze, e il riso. Questo, nè più, nè meno. 

Ai miei occhi di occidentale tutto ciò che è giapponese tende alla perfezione, niente è casuale, ci sono prescrizioni su come disporre i vari cibi in un piatto, la forma che deve avere il piatto, il modo preciso da usare per tagliare le verdure.

In più sto leggendo 1Q84 di Murakami Haruki - il cognome rigorosamente prima del nome, come deve essere per un giapponese - e questo bel libro non fa che accrescere la mia voglia di sapori orientali.



Nessun commento:

Posta un commento